mercoledì 17 aprile 2013

Edificio 17A - Il centurione



Foto di S.Ade


Giovanni l'ho conosciuto tempo fa alla Taverna Azzurra. Una delle tante persone alla quale ho fatto una foto di nascosto per poi trattarla con un programma di fotoritocco. Sì, proprio quello che per primo vi è venuto in mente. Lui dice che siamo coetanei, ma ha tre anni meno di me. Un uomo che trovo affascinante. Saltuariamente fa il muratore o altri piccoli lavori. Ha lavorato anche con il pittore Croce Taravella, quando questi faceva delle installazioni. Staziona spesso davanti la taverna, seduto su una cassetta vuota della Forst. Da quando gli ho fatto la foto ogni tanto scambiamo qualche battuta. Una persona all'apparenza rude, in realtà dolce e sensibile. Oggi, durante un giro per la spesa in Vucciria, l'ho visto come al solito davanti la taverna. Mi sono avvicinato. Mi sono fatto coraggio e gli ho chiesto se potevo baciarlo. Non alla francese come avrei voluto. Ma castissimi baci sulle guance.
A bello cuore” mi ha risposto.
Mi ha detto che aveva notato la mia lunga assenza. Gli ho chiesto di sorridere quando gli ho detto del tumore. Non ha resistito, per un attimo ha fatto la faccia triste. Poi ha sfoggiato il suo bel sorriso.
I guerieri come me non sopportano distribuire tristezza. Ci siamo baciati un'altra volta. E mi ha chiesto di farmi vedere ancora in giro per il mercato.

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