giovedì 9 febbraio 2012

Se questo è un romanzo




In città si vuole stampare un nuovo romanzo. E da tempo c'è una certa fibrillazione per la sua nascita. Solo che... si inizia parlando del libro. Perchè la sua fisicità oggettuale è importante. Si deve tenere conto come il lettore lo reggerà. Con due mani o una sola? La sua lettura avverrà, se il volume sarà di grande formato, appoggiato a un piano o sulle gambe? I margini interni devono essere ampi per far posto alle dita. Mica vogliamo un'edizione economica. Un romanzo è. Fa parte di una collana o sarà un'edizione singola? No, perchè se fa parte di una collana deve essere più visibile l'appartenenza, mentre nell'edizione singola è più importante l'autore. In quest'ultimo caso quindi si darà maggior risalto alla personalità dell'autore. Solo testuale o illustrato? Mettiamo solo testuale? Allora le pagine saranno formate da una colonna singola di testo. Poi c'è da pensare al layout in modo da dare identità e personalità alle pagine.
La copertina. Ne vogliamo parlare? Rigida o morbida. Alette o sovraccoperta di protezione? Nella quarta d'obbligo sinossi del nostro romanzo.
Come dite? E il romanzo?
Il romanzo lo scriveremo dopo.
Come non si fa così?
Se vuoi vendere non puoi prescindere da questo. Del contenuto se ne parlerà dopo.
Ma come possiamo pensare alla copertina senza conoscere il contenuto?
Si vede che sei fuori dalla realtà e di marketing non capisci nulla. Si sceglie uno stile neutro che vada bene per qualsiasi contenuto possa avere il romanzo.
E se fossero solo pagine bianche?
Bella idea ma già usata. Negli anni settanta, da un editore situazionista. Non replicabile. Sarebbe banale.
Quindi?
Quindi nulla, noi continuiamo a pensare alla parte esterna. Prima o poi lo tireremo fuori il romanzo.

Non è surreale? Invece è reale, come la preparazione alle prossime elezioni del sindaco di Palermo. Il dibattito che arriva a me, comune cittadino, è questo. Nomi su nomi di persone che si candidano alla carica. Nessuno di loro ha un romanzo. Hanno una faccia, dei modi e slogan interscambiabili. Non identità politiche ma una sola parola che personalmente mi suona estranea: centro-sinistra. Sono tutti di centro-sinistra. Non sappiamo nulla del loro romanzo nemmeno la sinossi, nulla. Una faccia, un nome e nulla più. Solo qualche titolo: “Scegli tu”, “Ora”, “Una Storia”, “Società civile”.
Io vorrei sapere almeno se è un romanzo di genere. Realistico o fatasy?
Siamo ancora alla copertina. Sulla quale ci stara sicuramente un viso. Poi domani il paradiso, pardon, il programma.
Voi comprereste un romanzo preparato in questo modo? Non me ne vogliate se un libro così io non lo compro.