venerdì 12 aprile 2013

Edificio 17A – Domande






Nuovo ospite. Calogero. Contadino. Qualche anno più di me. Doveva essere operato in mattinata. L'operazione è stata spostata, forse a domani. E' spaesato, ha bisogno di parlare. Faccio gli onori di casa spiegandogli come funzionano le cose in questo posto. Come abbassare o alzare la spalliera del letto. La possibilità di utilizzare il frigo e altre cosette. Faccio in modo che si senta a suo agio. Io non chiedo mai se uno è sposato. Faccio domande sulla persona. Il lavoro, gli interessi. Oggi, come tutti i giorni sono venuti Pino e Filippo. Quando sono andati via, partono le domande.
“Mi ha detto che ha un negozi. Chi ci pensa adesso?” e poi quella classicissima:
“E' sposato? Non ha figli?”
“No, sto con un uomo. Il pacchione che ha visto oggi è il mio compagno.”
Non risponde. Mi guarda. Lo interrogo, guardandolo da sopra la stecchetta degli occhiali.
“Sì, ho capito.”
Mi sarebbe piaciuto tanto poter dire di essere sposato anch'io.

Nessun commento: