lunedì 31 dicembre 2012

Bisogna sempre essere ottimisti II

Arrivo in ritardo in ospedale. Corro, si fa per dire, visto che i bruciori all'ano mi rallentano parecchio l'andatura. Fila per il modulo per il ticket. Fila per pagare in banca. “Mi scusi, ho fretta, può pagarsi questo ticket?” “Abbiamo tutti fretta. Oggigiorno tutti abbiamo fretta”. Finì con calma la sua operazione e poi finalmente mi mette tre timbri. Ritorno allo sportello precedente per consegnare copia del pagamento. “Quindi possiamo escludere un'infezione. Come va?” Gli dico che non è cambiato nulla. Ho sempre questi bruciori sia nel culo che nel cazzo. Che ho due attacchi acuti ogni giorno. “Lei è molto dettagliato, ma se non sappiamo la causa possiamo fare poco. Intanto faccia questi altri esami. - Eseguire Uroflussometria - Ecografia vescicale con valutazione del ristagno postminzione - Controllo chirurgico per l'intervento svolto “Per fare questi esami passeranno bene che vada una ventina di giorni. Quindi mi sta dicendo che mi devo tenere questa sofferenza per altri venti giorni. Senza far nulla, senza un conforto?” “Le prescrivo delle supposte anti-infiammatorie. Una al giorno.” Prima di tornare in negozio passo dalla farmacia. Il farmacista mi comunica che quel prodotto è fuori commercio dal 2009. Mi indica un sostituto. Io non sono medico ma alcune considerazioni le voglio fare. Se il mio corpo è fatto di stanze separate hanno comunque una relazione fra di loro. Considerare il corpo fatto da parti indipendenti fra di loro lo trovo arcaico. Antiscientifico. Causa ed effetto sono collegati, se mi brucio la bruciatura è l'effetto, e il calore sicuramente la causa. Se vedo una scottatura so che è stata causata dal calore. Dai sintomi si risale alla malattia. Banale vero? Nella sanità no. Cercano in un esame clinico la risposta, senza avere ipotesi. A tastoni, altrimenti non si richiederebbe un esame flussometrico per un disturbo che a me profano appare neurale. Ad un amico che è stato dallo stesso urologo per altri motivi sapete cosa ha indicato? Le stesse identiche pillole che mi ha consigliato e un esame batteriologico delle urine. Alla visita di controllo invece gli ha fatto fare i seguenti esami: - Eseguire Uroflussometria - Ecografia vescicale con valutazione del ristagno postminzione Se io compro un qualsiasi prodotto ho sempre la possibilità di avere, se non i soldi indietro, almeno poter cambiare prodotto. Io penso che l'urologo sia uno scecco incapace. Dite che se lo chiedo mi rimborsano i soldi spesi o mi indicheranno un altro urologo con le palle (scusate, amiche, è solo per amore di battuta) a gratis?

venerdì 28 dicembre 2012

Bisogna sempre essere ottimisti

Alzò trionfante il dito medio e disse: “Non c'è sangue. Tutto a posto. Si può alzare”. Io, ancora sdraiato sul lettino, l'ano umido di luan. Mi indicò un enorme rotolo di carta per pulire l'eccesso di lubrificante. Io ero furente. Una visita costata centoventi euro, naturalmente senza ricevere fattura. Un intervento per ragadi anali. Dopo due mesi ancora con postumi fastidiosi. Per il “luminare” basta un dito senza tracce di sangue a stabilire che tutto procede bene. E le fitte che mi vengono al perineo fino ad attraversare tutto il pene? Mi fa un discorso che ascolto incredulo: “Guardi i due problemi sono separati. Non so se lei sappia qualcosa di anatomia, ma una cosa è l'operazione per ragadi, un'altra sono i problemi che mi espone. Sono due stanze separate. Dovrebbe rivolgersi ad un urologo”. Espongo i problemi all'urologo. Difficoltà nella minzione, fitte che partono dall'ano, sensazione di forte bruciore lungo il pene. Attacchi fortissimi due volte al giorno. Mi tocca la prostata affermando che è nella norma. “Probabilmente un'infezione. Faccia un esame di urine, vediamo come va.”. Esame da fare: ricerca di Clamydia, micoplasmi e batteriologico sul primo getto, sul secondo e sul terzo dopo massaggio prostatico. Tre sale d'attesa. Una per il turno, una per consegnare i primi due campioni di urina, la terza per aspettare che mi fosse fatto il massaggio prostatico. Naturalmente con attese crescenti da una sala all'altra. Nell'ultima si arriva a quasi un'ora di attesa. “E' impegnata in corsia” la giustificazione per il medico che ritarda. Io mi chiedo come può avere due impegni allo stesso orario. Finalmente arriva, una donnona bruna, enorme. Mi dice con voce perentoria di chinarmi appoggiando i gomiti sulla sedia gestatoria. Finito mi lascia lì, con il culo umido di gel, e se ne va. Quando torna la guardo e le dico “Almeno un po' di carta per pulirmi?”. Mi porge della carta igienica strappata malamente. Elimino l'eliminabile. Mi rivesto sentendo ancora il culo umido. L'esito fra dieci giorni. “Tutto qui?” dico all'infermiera che mi porge l'esito degli esami. “Sì”. Ma io so che le persone non ascoltano quindi ripeto: “E' tutto qui? Posso andare?”. “Sì”. Appena fuori, controllo. Mi ha consegnato due fogli. Sembrano due esiti di esame batteriologico delle urine. Identici, senza distinzione fra primo, secondo e terzo campione. In fondo a sinistra dei due fogli è scritto 1 di 3. Praticamente lo stesso foglio stampato due volte. Mi sembra chiaro: c'è qualcosa che non va. Torno indietro. Chiedo come mai ho dato tre campioni e ricevo solo due risultati, fra l'altro indistinguibili l'uno dall'altro. Non capisce. Chiama al telefono qualcuno del laboratorio di analisi. Poi da un raccoglitore poggiato sulla scrivania estrae tre fogli spillati con i miei risultati. Questa volta sembra corretto perché riporta i risultati per i tre campioni di urine. Si scusa più volte dell'inconveniente. Io spero che nel laboratorio non abbiano fatto casini. Bisogna sempre essere ottimisti, il peggio è sempre davanti a noi.

giovedì 27 dicembre 2012

Mi hanno fottuto i sogni 13

Mi facevano portare fiori alla madonnina della scuola elentare. Gladioli o garofani. Rose solo nelle grandi occasioni. Io provavo pena per loro, costretti ad appassire davanti un simulacro.

mercoledì 26 dicembre 2012

Mi hanno fottuto i sogni 12

L'avvicinarsi di una mano al viso non sempre è l'annuncio di uno schiaffo.