giovedì 25 aprile 2013

Edificio 17A - Acqua





Non distinguo ancora, dopo tutta l'esperienza ospedaliera, i vari ruoli professionali. Gli OSS (Operatori Socio Sanitari) sì, portano una divisa bordò. Però continuo a confondere medici e infermieri. Dovrebbe essere semplice, i primi divisa verde, i secondi blu. Però spesso tutti indossano un giubbottino blu. Indistintamente. E la confusione aumenta. Credo che la signora con la quale ho fatto il mio primo tentativo di accattonaggio fosse un medico. Non avendo più acqua le ho chiesto se mi dava un euro. Mi dice che deve scendere al terzo piano per vedere se trova la monetina. Vedendola indaffarata le chiedo se appena finisce mi può chiamare e scendiamo insieme. Non vedendola arrivare e avendo le labbra secche. Comincio a chiedere ad altre persone. L'accatonaggio è così. Provi una volta e poi ti viene più semplice. L'infermiere Vito mi dà cinque euro. Ma le macchinette accettano solo monete. Né c'è dove cambiarli. Allora comincio a chiedere a tutti quelli che si avvicinano al distributore di bevenda se hanno da cambiare i cinque euro. Niente. Una ragazza si offre di darmi cinquanta centesimi per l'acqua. Non vuole nemmeno i dieci centisimi di resto. Mi metto a chiaccherare con un altro ricoverato mentre fumo una sigaretta. Fra una chiacchera e l'altra bevo più della metà della bottiglietta. Devo affrontare la notte con un quarto di litro d'acqua. Riprendo allora a chiedere se qualcuno mi può cambiare cinque euro. Un infermiere di un'altro reparto mi offre una bottiglietta:
“L'acqua non si nega a nessuno” mi dice.
Giusto. Solo che se una persona viene ricoverata di pomeriggio salta la distribuzione dell'acqua. E... no, in reparto non se ne trova.

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