martedì 9 aprile 2013

Edificio 17A – Musica



Scusate i piagnistei. Mi sembrano tempo sprecato. La cosa che mi ha colpio è che in entrambi i post parlo di canzoni. La musica mi ha accompagnato fin da piccolo. Allora salivo su uno sgabello per mettere i 78 giri nel mobile radio. Qualcuno non capirà cosa fossero i 78 giri e il mobile radio. Ma non credo ci siano molti giovanissimi che mi leggono.
La musica. Intorno ai sette/otto anni. Quando c'era il festival di Sanremo mi chiudevo in bagno con il Sorrisi e Canzoni. Lì sceglievo le canzoni che mi erano paciute delle quali ricordavo il motivo. Cantavo mentre ero seduto sul water. Cresciuto, cercavo cose nuove, che andassero fuori dalle canzonette classiche. Approdai ai Beatles. Diventarono i miei idoli. Tenevo un quaderno dove raccoglievo foto e articoli che li riguardavano. Un po' mi vergognavo, quindi lo tenevo nascosto per non farlo vedere. Naturalmente mi procuravo i testi delle loro canzoni attraverso il Beatles Fan Club. Leggendo quelle parole ho imparato più inglese di quello lasciatomi in eredità dalla scuola media. Poi a Pisa, in un bar. Era il 1968. Conobbi un certo Fabrizio De Andrè. Attraverso la presenza di un juke- box.
Mi innamorai a primo ascolto. Anche di Battiato. Che mi ha salvato.
Ero a Milano circa tre anni dopo aver conosciuto De Andrè. Invitato a casa di amici milanesi ci si ingollo ognuno una dose di Lsd. Io ero alle prime esperienze, avevo paura a gestirmi la situazione da solo. Mi lasciarono solo. E dovevo fare un bel tratto di strada a piedi in una città in buona parte sconosciuta. Lsd e fumo. Gli addittivi che non rifiutavo. Non sono uguali. Il primo è più profondo, una visione che alle volte distorce la realtà. Un aumento di tutti i sensi. Da solo. Con dei cani che mi venivano incontro. Stavo per andare in panico. Poi ho iniziato a canticchiare Battiato. Mentre cambiavo marciapiede. La musica l'avevo in testa e cantavo sempre lo stesso pezzo. Fino all'arrivo a casa. Mi sono sentito aiutato e sostenuto dalla musica. Che mi ha illuminato la strada che dovevo percorrere.

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