sabato 23 giugno 2012

Buon Pride

Stiamo appena iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel. Ma siamo ancora dentro. Certo, in trent'anni alcune cose sono cambiate. Non abbiamo acquisito nuovi diritti, come il matrimonio per esempio. Ma abbiamo conquistato la dignità, con l'autoriconoscimento della nostra sessualità. Questo è il passo più importante fatto negli ultimi anni. L'altro ieri, di mattina molto presto, saranno state le sei, ho visto in corso Vittorio due ragazzi che camminavano abbraciati. Le loro mani teneramente si cercavano mentre chiacchieravano. In questa scena normalissima, che anni fa non si sarebbe vista, sta il cambiamento. Queste semplici effusioni pubbliche fra due ragazzi, mi fanno ben sperare che possano nascere, domani, richieste e affermazioni di altri diritti per tutti. Buon Pride

venerdì 1 giugno 2012

Passeggiata mattutina

Il segreto è trovare la spinta. Alzare, come dicono alcuni buddisti, il livello vitale. Più è basso, più si è demotivati e depressi. Alzarlo è dare un obiettivo anche minimo alla giornata e trovare bellezza ovunque si posi lo sguardo. Appena uscito dal portone ho sentito dei lamenti. Mi sembrava ci fosse nel vicolo una ragazza che stesse male. I lamenti erano abbastanza forti. Sono andato a sbirciare nel buio della stradetta. Una figura femminile piegata con le mani appoggiati al muro. Dietro di lei una figura maschile. Ops...non stava tanto male ho capito. Nel vicolo più avanti c'è una gatta nera. Spesso mi viene incontro perché sa che le lascerò dei croccantini. La osservo mentre mi fa la festa alzando la coda, facendola vibrare. Le metto quello che si aspetta per terra. La guardo per un poco mentre mangia e poi proseguo la passeggiata. Il bar all'angolo è il primo ad aprire. Mi faccio fare un cappuccino. Il barista mai allegro e sempre silenzioso. Tiene la radio accesa sintonizzata su un canale che trasmette “musica italiana”. Anzi “solo musica italiana”. Non sempre gradevole. “Lo vuoi fatto un pompino” mi dice un ragazzo appoggiato al cancello della villa a mare. Gli rispondo: “Grazie, preferisco di no” e mi avvio sul lungo mare. Lui continua a fumare, aspettando la prossima scommessa. Nello spiazzo alcune macchine posteggiate. Che lasceranno per terra, prima di andare via, fazzolettini umidi e preservativi. Condom soprattutto rossi. Quelli usati dalle prostitute locali. Sul prato gabbiani che passeggiano dinoccolandosi. E poi cornacchie, rondini, merli e anche una colonia di pappagalli verdi. E naturalmente cani e gatti randaggi. Sulla spiaggia: una sardina. Ancora viva e guizzante. Sul molo una gatta. In cerca di cibo. La sardina è appena lambita dalle onde. La gatta è attratta dai movimenti del pesce. Salta dal molo, aspetta che l'onda si ritiri. Afferra con la bocca la preda. La coda della sardina si muove ancora. Trionfante, la gatta va a portare la sardina fra gli scogli. Dove probabilmente erano nascosti dei cuccioli. Poco dopo esce e ritorna sulla spiaggia a controllare la presenza di altre prede. Al ritorno semi nascosto da un cespuglio, un ragazzo eccitato mostra la sua mercanzia. Quasi fosse un piattino per l'elemosina. E il sole non è ancora sorto. All'orizzonte una nave in arrivo.