Essere comunque guerrieri.
Il guerriero è orgoglioso di sè e conosce la paura. Onora le difficoltà con lo spirito del coraggio, e va avanti. Se lui così ha deciso.
La paura si combatte e lui l'affronta con lo spirito giusto.
Le scuse per arrendersi sono sempre sull'uscio. All'uscita si vedrà il guerriero.
Ho amici fragili, all'aspetto dimessi e arresi. Uno in particolare, chiamato con il nome
della professione. Anima semplice, cuore puro. Preso da un dolore che affrontiamo alla lontana. Per pudore, forse anche paura.
Se tu lo vedessi anche tu concorderesti che dia l'impressione che un soffio di vento ce lo possa portare via.
Poi scopri che è l'incarnazione del samaritano o bodhisatva che dir si voglia. Una persona che davanti alla ricerca di aiuto degli altri è sempre pronto a dare una risposta.
Anche alla richiesta di un morto, un vicino di casa, trovato sul pianerottolo. Lui lo porta dentro, aiuta la figlia del defunto a pulire anche la casa. Partecipa al dolore altrui condividendolo, un esempio classico di cosa sia compassione.
Un vero guerriero, senza armi e tanta paura. Quelli che usciranno vincitori da tutte le battaglie che faranno.
Non è facile per me, perchè non è facile cambiare il mondo quando l'abbiamo a portata di dito.
Siamo tutti comunque guerrieri alcuni bravi, altri come me.
1 commento:
... semplicemente, non ho la forza
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