lunedì 1 dicembre 2008
Le foto di Massimo
Ora ti faccio la foto, Perì. Mettiti qui, bene in luce. Che sei bello, Perì! Ti ho curato bene e adesso ti faccio la tua foto. La metterò accanto alle altre. Appesa alla parete con un chiodino. A decine ne ho di foto. Tutte allineate sul muro della mia stanza. Sai ci scrivo in tutte il nome. Perchè, ti chiedi? Perchè anche io ho le mie debolezze. Mi piace avere un ricordo. Io, tutti vi ho amato. E dopo, ogni volta, mi giro verso la parete e piango. Sì, non so trattenermi. Le lacrime lavano il mio dolore. Ma dimmi tu, che faccio? Questo mi hanno insegnato. Di questo campavamo, ed era giusto farlo. Questo fin da piccolo mi hanno fatto vedere. No, non le foto. Ma quello che devo fare dopo. Dopo aver fatto la foto. Perchè questo è il mio mestiere. Vivo di voi, di te e degli altri. Solo che non voglio dimenticarvi e quindi vi fotografo. Dai, mettiti da questa parte che ti si vede meglio. Sei veramente bello!
Due, te ne faccio, due. Per essere più sicuro, due scatti ti faccio. Ecco, fatti!
Adesso entriamo. Mettiamoci vicino quello scarico che c'è per terra. Non ti faccio male. Un attimo, e non senti più nulla. La lama è affilata e cederai presto. Poi non sarai più Perì, ma carne di agnello.
Ora sei carne, io non ho più Perì, e piango la sua assenza.
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