-Una
chiaccherata fino a tarda notte. Con un ragazzo in preda dell'eroina.
Quando arrivai al limite di sopportazione gli proposi guardandolo
fisso negli occhi: “Se tu davvero vuoi morire, come dici. Io ti
darò una mano. Mi devi solo dire come vuoi morire”. Ebbe
paura di me. Non si lamentò più.
-Filippo
che al tavolo di un ristorantino, oltre un decennio fa, mi chiese “Ma
mi stai corteggiando?”.
-I
boccali di birra bevuti in un pub di Londra insieme a Nicola.
-La
corsa per scaricare l'adrenalina accumulata dopo aver visto “La
notte dei morti viventi” di Romero.
-La
passeggiata sotto una pioggia scrosciante a Milano Insieme a Paolo
obiettore di coscienza come me. Questa volta il film era “Il pozzo
e il pendolo” di Roger Corman e con Vincent Price.
-Il
volume “Il gioco delle perle di vetro” di Hermann Hesse
.
Rubato ad una libreria di Milano. Ma sono stato condannato a non
riuscire a leggerlo. Provato diverse volte, ma niente. Non mi prende.
Un furto inutile.
-Lo
schifo in una stanza di un rifugio alpino. Con vomito ovunque ci si
girasse. Effetto di una allegra serata insieme ai vicini dell'altro
rifugio accanto. Intorno ad un tavolo ci si passava un orinale colmo
di grappa e si doveva bere. Secondo me quello che ci ha dato alla
testa sono stati i fumi dell'alcol che respiravamo avvicinando
l'orinale alla bocca.
-Una
giornata intera passata in una spiaggia vicino Ribera. Nutrendoci di
cracker e ricci raccolti al momento. Insieme a Luciano e una
psicologa più pazza di me.
-
Boris che decide di adottarmi. Trattandomi da vero figlio e
comportandosi come un vero padre.
Il
mio negozio è tutto merito suo.
-
Una domenica a mare, vicino Balestrate, con Filippo è un orda
di orsi non stanchi della festa della sera precedente.
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