Non
distinguo ancora, dopo tutta l'esperienza ospedaliera, i vari ruoli
professionali. Gli OSS (Operatori Socio Sanitari) sì, portano una
divisa bordò. Però continuo a confondere medici e infermieri.
Dovrebbe essere semplice, i primi divisa verde, i secondi blu. Però
spesso tutti indossano un giubbottino blu. Indistintamente. E la
confusione aumenta. Credo che la signora con la quale ho fatto il mio
primo tentativo di accattonaggio fosse un medico. Non avendo più
acqua le ho chiesto se mi dava un euro. Mi dice che deve scendere al
terzo piano per vedere se trova la monetina. Vedendola indaffarata le
chiedo se appena finisce mi può chiamare e scendiamo insieme. Non
vedendola arrivare e avendo le labbra secche. Comincio a chiedere ad
altre persone. L'accatonaggio è così. Provi una volta e poi ti
viene più semplice. L'infermiere Vito mi dà cinque euro. Ma le
macchinette accettano solo monete. Né c'è dove cambiarli. Allora
comincio a chiedere a tutti quelli che si avvicinano al distributore
di bevenda se hanno da cambiare i cinque euro. Niente. Una ragazza si
offre di darmi cinquanta centesimi per l'acqua. Non vuole nemmeno i
dieci centisimi di resto. Mi metto a chiaccherare con un altro
ricoverato mentre fumo una sigaretta. Fra una chiacchera e l'altra
bevo più della metà della bottiglietta. Devo affrontare la notte
con un quarto di litro d'acqua. Riprendo allora a chiedere se
qualcuno mi può cambiare cinque euro. Un infermiere di un'altro
reparto mi offre una bottiglietta:
“L'acqua non si nega a nessuno” mi dice.
Giusto. Solo che se una persona viene ricoverata di pomeriggio salta la distribuzione dell'acqua. E... no, in reparto non se ne trova.
“L'acqua non si nega a nessuno” mi dice.
Giusto. Solo che se una persona viene ricoverata di pomeriggio salta la distribuzione dell'acqua. E... no, in reparto non se ne trova.
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