Mi
sveglio intorno alle cinque di mattina. Non riesco a riprendere sonno
e mi alzo. Vado a cercare un posto dove fumare una sigaretta fuori
dal reparto. Al ritorno trovo la porta chiusa. Suono ripetutamente il
campanello. Lo prendo a pugni. Ho voglia di spaccare tutto. Cerco di
calmarmi. Scendo al piano terra per cercare una macchinetta per il
caffè. Nulla. Il portiere di turno dorme rintanato da qualche parte.
Vado fuori dell'edificio. Chiedo all'entrata dell'ospedale, alla
postazione dove si paga il ticket per il posteggio. Questi, a loro
modo efficienti, controllano se qualche macchina all'uscita non paga
la sosta. Per il resto non sanno dare informazioni su come rientrare
in reparto. Mi dicono di rivolgermi alla postazione KSM, ai vigilanti
che controllano tutto l'ospedale. Uno di loro mi fa un cazziatone
perché sono fuori dal reparto, qualsiasi cosa dico l'unica risposta
che ricevo dal cretino di turno è:
“Lei non è autorizzato ad uscire dal suo reparto. Non può. Quindi torni dentro.”
Sbaglio a definirlo un cretino? Io sono rimasto chiuso fuori e vorrei solo rientrare. Una porta chiusa me lo impedisce, ma i cretini hanno un numero di risposte limitato, perciò mi ripete:
“Lei non è autorizzato ad uscire dal suo reparto. Non può. Quindi torni dentro.”
Un cane randagio passeggia liberamente davanti l'entrata.
Salgo nuovamente al secondo piano. Per fortuna si è fatta l'ora delle pulizie. Grazie a un'inserviente sono finalmente riuscito a rientrare. Sono le sei. Inizia una nuova giornata in questo girone dell'inferno.
“Lei non è autorizzato ad uscire dal suo reparto. Non può. Quindi torni dentro.”
Sbaglio a definirlo un cretino? Io sono rimasto chiuso fuori e vorrei solo rientrare. Una porta chiusa me lo impedisce, ma i cretini hanno un numero di risposte limitato, perciò mi ripete:
“Lei non è autorizzato ad uscire dal suo reparto. Non può. Quindi torni dentro.”
Un cane randagio passeggia liberamente davanti l'entrata.
Salgo nuovamente al secondo piano. Per fortuna si è fatta l'ora delle pulizie. Grazie a un'inserviente sono finalmente riuscito a rientrare. Sono le sei. Inizia una nuova giornata in questo girone dell'inferno.
8 commenti:
non ho niente da dire, non so cosa aggiungere.
Se sbagli a definirlo un cretino? Non lo so, vediamo... "Vado a cercare un posto dove fumare una sigaretta fuori dal reparto." e c'hai il cancro... No, forse non sbagli: tra cretini vi riconoscete :(
(e scusa se è dura, ma dopo aver perso un padre fumatore per cancro ritengo siate tutti dei cretini, lui compreso!)
Grazie del cretino. Solo non trovo una definizione per uno come te, anonimo, che sputa sentenze su una situazione che non conosce. No, proprio non trovo una definizione adatta. Cretino riferito a te sarebbe un compimento.
Confermo. L'anonimato di un commento critico è già di per sé un'attestazione di assenza di palle. Internet, purtroppo, è anche questo. Mancanza di riflessione e facili sentenze. Un commento che, al di là dell'esperienza personale (che qui, più che comprensione sembra aver suscitato arroganza)suona inopportuno, maleducato e decisamente idiota nella sua supponenza. Grazie per aver sputato un luogo comune e per la puzza di merda che hai lasciato, tu inutile commentatore di mediocre, bassissimo livello umano.
L'anonimo (e complimenti per il coraggio delle tue opinioni) ritiene che tutti i tipi di cancro abbiano a che fare con la sigaretta, e sente il bisogno di erudire il pupo. Dice anche che "i cretini si riconsocono tra loro" e sceglie l'insulto alla solidarietà. E' triste vedere come certe persone non maturino neppure davanti alle proprie (drammatiche) esperienze, ma siano sempre pronte a giudicare. Anonimamente, peraltro. Può darsi che i cretini si capiscano tra loro. Ma quelli COSMICI non sanno riconoscere il momento di tacere. Sei soltanto un testa di cazzo privo di sensibilità.
Davanti a un'uscita così imbecille (e sia chiaro che mi riferisco al grillo parlante anonimo) non si può restare indifferenti. Questo è un blog di resistenza. E un coglione se ne esce con un blabla che fa il paio con "una volta qui era tutta campagna" senza sapere un cazzo della tua situazione e ti insulta pure. Mi dispiace soprattutto per suo padre. Non solo per il cancro ma per il fallimento di avere messo al mondo un decerebrato simile.
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