Lei
entra tutta figa e sorridente. La scambio per una dei tanti volontari
che girano continuamente nel reparto. Scambia alcune battute con gli
altri ospiti della stanza. Filippo e io siamo davanti al computer.
Lei si avvicina, si siede sul tavolo prendendo una posizione alla
Lilli Gruber, e mi chiede:
“Lei
che lavoro fa?”
“Ho
una libreria di fumetti.”
“Che
meraviglia... i fumetti! No, non li leggo, ma mi piacciono. Che
mondo interessante!”
“Mi
scusi, ma qual è il suo ruolo?”
“Sono
psicologa, se ha bisogno siamo qui.”
“Beh,
sono un po' depresso.”
“Nel
suo stato mi sembra normale. Comunque oggi ho fretta. Ci vediamo
Martedì.”
E'
venuta ad aiutare. Io mi sono depresso ancora di più.
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