Quella
che ho è una malattia fatta di cattivi pensieri. Di lacrime
trattenute. Di impotenza. Ma la scommessa è non cedere. Non
cedere è non lasciarsi andare. Non cedere è stare
mezz'ora disteso sul letto, prima di mettere in atto la decisione di
alzarsi e andare in negozio. Mentalmente avevo organizzato tutto.
Pensavo: mi sciacquo la faccia, controllo i vari sacchetti che porto
addosso, mi vesto e poi scendo. Farlo è stato un po' più
difficile. Ma l'ho fatto. Ci sono ancora. Affronto i nuovi doveri
verso il mio corpo come piccole battaglie. Piccole battaglie che, se
vinte, allontanano i cattivi pensieri.
venerdì 17 maggio 2013
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