Combatto
su tre fronti diversi. Colostomia, nefrostomia, sacca per il
catetere. La mattina, per prima cosa, svuoto il sacchetto della
nefrostomia. Anche oggi seguo la solita routine, ma non appena finito
mi accorgo che il pavimento è bagnato. La busta del catetere perde.
L'orlo del pantalone del pigiama è inzuppato di urina. Magnifico!
Buongiorno. Non lasciamoci scoraggiare. Sono appena le sei. Più
tardi, mio fratello porterà della biancheria pulita e mi potrò
cambiare. Sostituisco il sacchetto del catetere. Quindi passo a
occuparmi della colostomia. Pulitura, nuova busta. A questo punto mi
sdraio sul letto per far rientrare il mio fiore rosso. Mentre sono
sdraiato, si apre la valvola di scarico della nefrostomia. Altra
pioggia d'oro. Questa volta si bagna la parte alta dei pantaloni.
Pazienza. Aiutato da Jalal, che mi guarda con occhi compassionevoli,
leghiamo la fascia di garza per trattenere il fiore. Mi siedo e provo
a scrivere qualcosa. Poco dopo sento i pantaloni di nuovo umidi. Lo
so, lo erano già, ma questa volta in un punto diverso. Vado in
bagno. Mi sbatterei la testa al muro: non avevo chiuso bene la sacca
del catetere. E siamo solo alle nove del mattino. Chissà quante
altre emozioni mi riserverà questo sabato di Maggio...
martedì 7 maggio 2013
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