Sveglio.
Alle
volte resto sveglio. Malgrado tutto ciò che prendo per
dormire. Non mi sbatto la testa negli spigoli. Accendo il computer
e... Bho... mi connetto?
La
Giuggiola mi chiama dal fondo del corridoio. Lei, la mia gatta, vuole
coccole. Cedo al suo richiamo e vado a trovarla. Poi ritorno a
sedermi. Scrivo, o gioco con qualche foto con un programma di
grafica. La sacca del catetere pesa . Sembra che debba svuotarla. Mi
alzo, vado in bagno. Apro la valvola per scaricare l'urina.
Fatto.
...
Non
si chiude. La valvola si è inceppata. Non si chiude. Devo
cambiare tutta la sacca. Tenendo quella vecchia in modo che non
goccioli per casa, vado a prenderne una nuova. La cambio, aggiusto la
fettuccina che la regge. Mi siedo davanti al computer. Che stavo
facendo prima? Non ricordo. Giuggiola mi chiama ancora dal fondo del
corridoio.
Ah,
ecco...
Giuggiola
mi chiama ancora dal fondo del corridoio.
Sì,
amo questa gatta. Ma non ci sono dei limiti? Quando diventa
accettabile scoprirsi a pensare: “Ora la uccido”?
Vado
nel corridoio. Lei è nella sua solita posizione che ricorda
una divinità egizia. Il mio stupido scatto di rabbia mi spinge
a darle un colpo di sacca. Quella che porto la sera per la
nefrostomia. Il colpo a chi? Sì, indirizzato a lei, ma sbatte
sul muro. Si rompe la valvola di scarico. Tutta l'urina per terra. Mi
armo di straccio. Risciacquare e ripassare. La Giuggiola ha capito
che non è la serata giusta, e si è andata a acquattare
sul divano. Guardandomi con gli occhi sgranati quando passo. Amore.
Ora
mi sento stanchino. Non vado nemmeno in cucina a prendermi qualcosa
da bere. Per evitare la fatica, non per mancanza di sete. Per terra,
vicino alla scrivania c'è qualcosa. Non la vedo bene. Mi
sembra una foglia secca. Penso sia stato Santino, il micio più
giovane, a portarla dentro. La scuoto con il piede.
Non
era una foglia, ma vomito di gatto. Penso sempre a Santino. Sarà
stato lui. Ma non ha importanza. Ora c'è da raccogliere e
pulire. In cucina ci sono dovuto andare lo stesso. Visto che ero lì
mi sono versato del succo di frutta con del ghiaccio. Poi ho notato
che c'era ancora un goccio di rum dimenticato nella bottiglia. Buono.
Alle
tre di notte ho spento tutto e sono andato dormire.
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