Oggi
è stata una giornata buona. Mi sono svegliato in forze. Mi
sono dato una lavata. Ho cambiato tutti i vari sacchetti. Sono sceso
in negozio dove sono rimasto fino a chiusura. Anzi ho chiuso io,
facendo anche la resa dei quotidiani. Di pomeriggio è venuto
il dottore Favara della Samot. Consiglio per la colostomia. Forse
sarebbe il caso di farla vedere ad un chirurgo. Mi ha incoraggiato
quando gli ho detto che stavo per uscire. In effetti, con Filippo
siamo andati all'inaugurazione del nuovo locale di Fateh, nostro
amico palestinese. Per arrivarci bisogna fare via Alessandro
Paternostro... tutta in salita. Mi appoggiavo a Filippo per aiutarmi.
Come sempre incontro persone che mi salutano e che io non riconosco.
Davanti al Bar Garibaldi, una bella ragazza vestita di rosso mi
guardava come se ci conoscessimo. Io di solito ammicco, saluto,
sorrido. Imbarazzato. Sempre. Chiedendomi dopo chi fossero. Siamo
arrivati che già c'era un sacco di gente. Dentro, una fila
enorme per il tavolo del self service. Non c'era dove sedersi. Cosa,
per me, già stanco, fondamentale. Abbiamo fatto marcia
indietro. Siamo tornati a casa. A tradire Fateh, mangiando pane e
panelle.
Sono
uscito. Ho camminato parecchio. Appena arrivato ero un po' stanco, ma
è passato subito. Nel complesso forse mi sento più
sciolto nei movimenti. Più di prima, pertanto, bisogna
resistere. Resistere e uscire.
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