Edificio
17A - SAMOT
Basta
poco a buttarmi giù, ma anche per farmi riprendere.
Nel
panico... per il disturbo che per qualche giorno mi ha dato la
nefrostomia. Mi ha causato ventiquattro ore di febbre. Oggi sono
tornato a Chirurgia Oncologica e mi hanno infine liberato dal tappo
che frenava la fuoriuscita di urina. Consigliato un antibiotico. A
voce, nessun appunto scritto. Da ciproxin e diventato cipri
qualcosa, svanendo sempre più dalla memoria. Il famacista
interpreta i ricordi sfilacciati e mi presenta... aciclovir.
Segue
la visita della dottoresse della Samot. Evento che mi ha un po'
rincuorato. Innanzitutto abbiamo chiarito che l'antibiotico era
indubbiamente ciproxin. Dovrebbe, inoltre, partire un servizio
di assistenza domiciliare. Sapere che c'è qualcuno a cui
potersi rivolgere non è cosa da poco. Sapere che non dovrò
più correre in ospedale a chiedere che per favore mi
diano un aiuto. O per cambiare il catetere con frequenza adeguata.
Rincuora un bel po' poter aver un aiuto nelle poche cose che non
riesco a gestire da solo.
Oggi
mi ha telefonato il medico al quale sono stato affidato dalla Samot.
Ci incontreremo e conosceremo domani nel pomeriggio.
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