Non
ho la forza di far nulla. Vorrei farmi una doccia ma ci penso da una
mattina. Niente... già accorciarmi la barba mi è sembrata una
faticaccia. Allora nulla, che faccio? Non posso infognarmi in
facebook. Allora? Scrivo. Qui lo stare soli è ancora più... stare
soli. Filippo va e viene. Mille cose da sbrigare fuori. Poi io e
Salvatore. Ci incontriamo come non succedeva dai tempi dell'analisi.
Va', ci andiamo conoscendo sempre più. Sempre più in profondità.
Certo non posso raccontarvi tutto, ma la mente si fa agevolmente, nel
silenzio, i suoi lunghi viaggi. Pochi rimpianti, comunque. Abbastanza
soddisfatto a conti fatti. Scoprire i propri comportamenti profondi
da accondiscendente. Il fuoco per la vita e un ideale immortale. Per
non perdermi. Un po' di fortuna mi ha sempre accompagnato, per quanto
ne fossi inconsapevole, inseguendo piccoli rivoli che mi sembravano
più interessanti dei grandi fiumi. Non mi sono sbagliato in fondo.
Ho
portato con me un solo libro. Forse nella vita ne basta uno. Sempre
lei, il cui nome devo sempre controllare per non storpiarlo:
Szymborska. Wislawa Szymborska. Volume che aperto a caso mi dice:
“Ho
fatto un elenco di domande
a
cui ormai non otterrò risposta,
poiché
o sono premature,
o
non farò in tempo a comprenderle”
Sì,
poi alla fine la doccia sono riuscito a farla.
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