Dopo
parecchio tempo che non sfogliavo fumetti, oggi ne ho finalmente
letto uno. “Alice nel mondo reale” di Isabel Franc e
Susanna Martin (Panini 9L). Partendo da un'esperienza personale,
Isabel Franc ci racconta di una donna alle prese con un tumore al
seno. Sono stato incuriosito per un motivo ben preciso: volevo vedere
se in altri generi di malati oncologici ci fossero delle affinità
con il mio caso. Il volume è una lettura piacevole, e suscita
un'emozione dopo l'altra.
Sia
io che Alice abbiamo avuto lo stesso tipo di comunicazione della
presenza del cancro. Entrambi abbiamo scoperto come i tuoi cari
possono prendersi cura di te. L'ironia sulla comodità dell'essere
malati, con gli infermieri che ti coccolano. Casualmente, sia io che
Alice abbiamo dei gatti, e a un certo punto viene voglia di averli
vicini. La presa di coscienza della ferita, avvenuta gradualmente. Il
contrasto con i medici... che non ti ascoltano e leggono solo le
carte. Le parole del malato che non sono ascoltate. Gli amici e
conoscenti che ti danno tutti un consiglio su cosa dovresti fare.
Poi
arrivano la paura... e la depressione. Ci sta anche questo . Sono
momenti di grande confusione. Una mattina scopri che il tuo corpo è
cambiato. Ma ci si convince lentamente che è comunque il nostro
corpo.
Il
rituale mattutino, diviso fra pillole e pulizia della ferita. La
necessità, alla fine, di accettare le proprie lesioni come parte
integrante di noi.
Mi
colpisce il fatto che i più pesanti siano i problemi mentali, in fin
dei conti, e come siano comuni un po' a tutti.
Marginalmente,
Alice è lesbica. Ci racconta in modo divertente il suo giro di
amicizie, con amanti e amiche.
Il
motto di Alice? ”La vita dopo il cancro non è più la stessa... ma
in fondo è quasi uguale”.
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