Negli
ultimi tre giorni ho avuto diversi attacchi di dolore. Dolore che si
sposta di zona e cambia come intensità. Gli ultimi partono dall'ano
e poi si diffondono alle cosce. Il tutto accompagnato da febbre che
va da trentotto e mezzo a trentanove. E qui perdo la testa. Ricordo
poco di quello che dico e faccio. Filippo subisce questo cambiamento.
Divento una pila elettrica. Non sopporto di essere sostenuto e lo
spingo malamente. Quando la febbre non mi permette di alzarmi,
Filippo mi imbocca con le pillole. Anche in questo caso comincio a
inveire contro di lui prendendolo a parolacce come se mi desse del
veleno. Non tutto resta nella mia memoria. Avviene una
trasformazione. Durante gli attacchi non sono più il solito
Salvatore, non riesco a controllarmi. Come se andassi in blackout.
Come se dentro di me ci fosse un altro. La trasformazione prende di
mira Filippo. Che fortunatamente è comprensivo e capisce che sono
fuori di testa. Non so come farei senza di lui. Quando lui mi
racconta come lo tratto, provo un senso di profonda vergogna. Mi
riprometto ogni volta che la prossima mi controllerò ed eviterò di
trattarlo male. Ma nella trasformazione dimentico tutto e ricomincio.
Con tutto ciò, dopo lui mi consola e mi abbraccia. Come non fosse
successo nulla. Con una pazienza ammirevole.
venerdì 16 agosto 2013
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