sabato 3 luglio 2010

Polvere




Si rifà il manto stradale. Quasi ogni anno in questo periodo si rifà il manto stradale. Giusto giusto pochi giorni prima del Festino. Il manto stradale viene scarificato. Incidendo la superficie si crea della polvere. Polvere non molto salubre. Se il lavoro viene svolto in poco tempo, il disaggio è minimo. Non quando invece si lascia la strada scarificata per ben quattro giorni. In una via di Palermo, corso Vittorio Emanuele, diventata una strada da villaggio del far-west. Solo che da questa strada passano autobus, camion, automobili. E non rallentano. Ogni autobus, ogni auto, ogni camion alza una nuvola di polvere. Polvere che si posa ovunque. Polvere che ci costringe a tenere la porta chiusa del nostro negozio. Penso alla salumeria, al forno, ai bar, alla friggitoria. Questa polvere di asfalto scarificato che si posa su tutto cibo compreso. Penetra anche nei polmoni. Ne sentiamo il sapore in bocca. Faccio un giro di telefonate. Al comune mi dicono che devo rivolgermi all'Ufficio d'Igiene. Quando chiedo il numero di telefono mi dice che mi ha dato già l'informazione. E il numero di telefono? Non lo sa e mi invita a cercarmelo. La giornalista vuole che faccia io il suo mestiere. Scriva una lettera. La invito a fare il suo lavoro e verificare ciò che dico. Venga a vedere. Ma non è venuta. Il consigliere si nega. 
E qui continuiamo a respirare polvere. 
Alcuni di noi cominciano a buttare acqua per la strada per “scarmiri” la polvere. Ma il caldo è contro di noi. Nel giro di poco tempo ritorna tutto come prima. Un'autobotte del comune che bagni corso Vittorio è da paese civile, ma qui siamo a Palermo. Il sindaco è un certo Cammarata
Da quattro giorni una strada del centro storico viene trasformata a quella di oltre cento anni fa. Nessuno tranne qualche commerciante si indigna. Butta acqua per strada per “scarmire” anche la rabbia. Che proviene dal sentirsi suddito, in una città ai confini della realtà.

2 commenti:

Albatros ha detto...

Sono stato a Palermo un paio di giorni, il tempo di una visita veloce in una città ricca di cose da vedere. Capisco lo sconforto, la voglia di ribellarsi al menefreghismo, le stesse sensazioni che ti assalgono quando: si vedono i motorini che ammorbano l'aria sfrecciare senza regole tra il traffico, quando vedi il cavallo che stanco con la bava alla bocca, trascina la carrozza per i turisti, quando fai lo slaloom tra le macchine parcheggiate sui marciapiedi... Ci sarebbe molto da dire, da discutere da spiegare e aggiungo non sono cose che accadono solo a Palermo.
Positivo è che qualcuno ancora nota, prova a farsi sentire, si indigna.

Giuseppe ha detto...

Peccato, palermo e' davvero una bella citta', anche se ora vivo a Catania...